L’inverno si avvicina e con lui la stagione buona per le onde nel nostro caro Mediterraneo!

Surfare d’inverno è una delle cose più belle per noi surfisti, possiamo goderci il mare al 100%  nel suo momento migliore! Spesso però le lunghe sessioni non sono poi così lunghe dato il freddo che si può sentire in acqua specialmente tra febbraio e marzo. Ecco, con la giusta scelta di muta le sessioni saranno come quelle estive!

C’è da precisare che la sensazione di freddo è relativa da persona a persona ma ci sono degli accorgimenti che possono aiutarci nella nostra scelta, ecco quali sono:

  • la muta è termonastrata?
  • all’interno c’è il pile?
  • con quale tecnologia è fatto il materiale che compone la muta?
  • le cuciture sono riprese?
  • la chiusura è backzip o chestzip?
  • il top e il back sono in neoprene?

Da anni la ricerca di tecnologia all’interno delle mute è in continua crescita, quelle che un tempo erano mute talmente spesse da limitare i movimenti (ma che tutti prendevamo perchè calde) ormai sono un lontano ricordo.
Per il nostro mare va benissimo una muta di uno spessore 4/3 mm che significa che nelle parti centrali del corpo (laddove generiamo calore) sono 4 mm e negli arti che sono sempre in movimento lo spessore è di 3 mm.

Però non tutte le 4/3 sono uguali, una muta che non vi farà sentire il freddo in nessuna condizione avrà all’interno una specie di tessuto a nido d’ape fatto in pile che andrà a scaldare petto e schiena e da lì il calore verrà irradiato in tutto il corpo.

Inoltre se sono presenti le cuciture termonastrate e se la muta presenta anche uno strato di nastratura esterna (come quello in foto) allora sarete davvero sicuri che non entrerà acqua da nessuna parte, in più la cucitura sarà molto più resistente.

Altro accorgimento sopra elencato è il materiale con il quale la muta è composta, da anni Quiksilver sta sviluppando una tecnologia chiamata F’nlite, nello specifico durante la fase di produzione del materiale viene sparato al suo interno aria, il che rende la muta più leggera, più morbida e avremo più cellule vuote da riempire col nostro calore corporeo quindi staremo al caldo.

Altra grande differenza la fa la chiusura chest zip, questa chiusura permette di chiudere bene la muta sul collo, che è la parte che sarà più esposta all’acqua.

Ultimo accorgimento di questo elenco è il top e il back in neoprene, che di per se garantisce un’ottima protezione dall’acqua dal vento e dalle correnti, inoltre andrà a proteggerci da eventuali urti.

Con questi piccoli accorgimenti avrete sicuramente maggiori possibilità di individuare la muta che farà al caso vostro.

Vi lascio a un video dimostrativo!

DR